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Giunto a Roma dalla natale Cordova verso l'inizio dell'età augustea, Seneca il Vecchio sarà spinto dalla passione per la retorica a frequentare negli anni successivi tutti i principali retori e scuole di retorica della capitale, finché, quasi al termine della sua lunga vita, che abbraccia per intero i regni di Augusto e Tiberio, egli si dispone a raccogliere i ricordi di questa assidua frequentazione nell'opera Oratorum et rhetorum sententiae divisiones colores: un'opera che costituisce per noi il fondamentale strumento per la conoscenza e lo studio della retorica della prima età imperiale, con il suo prodotto più tipico, la declamazione. Fenomeno fra i più controversi della storia letteraria latina, spesso bersaglio di critiche e ironie feroci da parte degli osservatori contemporanei (ma anche dei moderni), la declamazione ricopre in realtà un ruolo di assoluta centralità nella cultura e nel dibattito culturale dell'epoca, fino a improntare di sé tutta quella particolare fase che segna il passaggio dall'età 'aurea' a quella 'argentea' della letteratura latina. Avvalendosi dunque della guida preziosa di Seneca, questo libro esplora i caratteri più notevoli e significativi del genere declamatorio, che rendono ragione del suo successo e della sua importanza.